Siamo distratti, persi nella folle corsa di tutti i giorni, si perde di vista ogni cosa.
Siamo bombardati dall'informazione a tal punto da non sapere più niente, un informazione vuota che riempie solo il cervello di parole, restando li, senza saper distinguere il vero dal falso, il giusto e l'ingiusto, il gossip, il calcio, i quiz televisivi, tutto è parte di un progetto che da 20 anni regala enormi guadagni a chi in mano ha le redini del potere.
Le armi di distrazione di massa possono fare più vittime di qualsiasi altra cosa.
Proprio tu, preso dal tuo smartphone, non distingui più cosa ci sia aldilà del touchscreen, rimani incollato ai social per ore e ore, ogni tanto leggi qualche gossip, condividi, commenti ma soprattutto perdi tempo, il tuo tempo.
Regaliamo alle tecnologie, ore e ore al giorno, percentuali della nostra vita, togliamo tempo ai nostri figli, ai nostri hobby, alle nostre conoscenze.
Ma se ti fermassi un attimo, ti direi, spegni il tuo smartphone, spegni la tv, le grandi multinazionali ed i governi ti stanno privando della tua libertà, stanno distruggendo il futuro dei tuoi figli, li stanno negando i diritti più essenziali, li stanno indebitando per secoli grazie ad un sistema monetario perverso, stanno distruggendo la terra in nome del Dio Denaro, affaristi senza scrupoli che devastano interi territori e sterminano intere popolazioni, pur di arricchirsi.
Svegliati da questo torpore intriso di sciocchezze, è ora, il futuro è oggi.
Parole Indipendenti
giovedì 8 settembre 2016
Distrazione di massa per tenerci ignoranti
venerdì 2 settembre 2016
Charlie Hebdo ironizza sui morti del sisma in Italia, quando la satira non fa ridere.
La satira fa ridere facendoci soffermare e riflettere anche su problemi attuali , ma quando la satira diventa di cattivo gusto non fa ridere per niente anzi indigna. Il polverone alzato dalla vignetta di Charlie Hebdo dedicata al sisma del centro Italia dimostra che a volte è meglio tacere. Si può ironizzare su tutto dalla politica alla religione , dai luoghi comuni al malaffare , ma sui morti no, il rispetto per la vita umana è per le sofferenze che essa porta con sè, non può essere oggetto di satira.
300 morti, centinaia di famiglie distrutte, paesi rasi al suolo, il dolore dei familiari delle vittime che in pochi secondi hanno perso tutto, non deve essere oggetto di satira. La libertà di parola ed espressione deve sempre essere moderata dalla dignità e dal rispetto, quanto meno se si parla di morti.
I morti sono morti e in quanto tali vanno rispettati, nessun giornale di nessun paese può permettersi di ironizzare sulle vittime di una tragedia, sono vittime di tragedie i morti nelle stragi di Parigi e di Nizza, è una tragedia ciò che avviene in Siria , i milioni di morti che gli eserciti occidentali hanno fatto il Medio Oriente , i morti palestinesi , i morti americani ed i morti delle catastrofi naturali.
No oggi non siamo Charlie , la libertà di stampa non può essere scambiata con il cattivo gusto di un autore senza cuore.
La libertà di espressione è stata conquistata in secoli di lotte e non può essere utilizzata per giustificare ogni cosa.
Per carità forse l'autore ha tutto il diritto di pubblicare la vignetta , ma noi abbiamo tutto il diritto di indignarci e giudicare questa vignetta una schifezza.
domenica 10 luglio 2016
Quanto vale il tuo tempo?
Quanto vale il tempo? In una società frenetica ed allo sbando, il tempo ha un valore?
Forse un valore simbolico o forse no, il tempo, quello atteso, quello perso, quello rincorso, il tempo rubato, il tempo sottratto.
Quanto vale il tempo sottratto alla propria vita, alla propria famiglia, un lavoro stagionale potrà mai ripagare tutto il tempo di assenza da casa? Quanti soldi vale veder crescere un bambino, perdersi le sue prime pappe, i suoi primi pianti, le sue prime parole, davvero c'è un valore che può ripagare questi attimi.
Gli attimi persi sono momenti che perdiamo per sempre, che nessun lavoro o cifra al mondo potranno mai ripagare.
Gli attimi in cui credi di avere molto tempo a disposizione, e le volte in cui vorresti fermarlo, per un emozione, un errore, un brivido, un pensiero.
Il valore diverso che il tempo ha per ciascuno, per uno studente, per un disoccupato, per una mamma, per un uomo in punto di morte.
Per un bimbo che ha fretta di crescere, una mamma che vorrebbe fermare gli anni ed un papà che parte di quegli anni li ha persi sul lavoro......
mercoledì 25 maggio 2016
La Lega nord raccatta voti al sud, ma come dimenticare 26 anni di offese.
No Caro Salvini, non tutti dimenticano gli insulti e le umiliazioni subiti dalla Lega Nord di cui oggi sei il segretario, la storia non si può dimenticare, forse puoi raccattare qualche voto da ragazzi senza memoria, neo 18enni che non hanno avuto emigrazioni in famiglia, forse da qualcuno che si fà abbindolare dalle tue parole. in fondo è semplice in un momento di crisi, dire ciò che la gente vuole sentirsi dire.
Ma come Matteo, adesso accetti i voto del Sud Italia o della Bassa Italia come era conosciuta qualche tempo fà dalle tue parti ?
Noi siamo Quelli delle valige di cartone che hanno invaso "casa tua", ricordi? Quelli che ti rubavano il lavoro e ti portavano delinquenza. Quelli "Parassiti" che non avevano voglia di fare un cazzo. Quelli che puzzavano facendo scappare i cani. Quelli a cui non si affittavano case a Torino. Quelli che non meritavano l'Euro. Gli assenteisti, i ladri, i fannulloni, i mafiosi.
Ma come sei passato da "Padania Libera" a "Prima il Nord" e adesso vieni al Sud a cercare voti? E "Roma Ladrona"?
No Matteo qui, ancora c'è gente che ragiona, gente che non dimentica le offese subite dai propri genitori, non basta cambiarsi la felpa per cancellare la memoria.
Che poi, negli anni, tanto puliti non siete rimasti, tra il MOSE di Venezia, il Consiglio regionale della Lombardia, i Diamanti pizzicati alla Lega........ Vabbè lasciamo stare, alla fine quando c'è da mangiare siamo tutti Italiani.
lunedì 2 maggio 2016
Le contestazioni al tramonto del "Rottamatore"
pisa 4/2016 |
Ma in realtà sembra che l'Italia sia pronta a rottamare lui, una primavera di contestazioni si apre, dalle ontestazioni al Vinitaly, agli scontri di Napoli e Pisa, passando per Reggio Calabria e persino nella sua Firenze, l'uomo che non aveva bisogno della scorta oggi gira l'Italia difeso dalla polizia e dai carabinieri, costretto a passare per le porte di servizio e non poter parlare alla piazza, se la piazza non sia accuratamente selezionata.
In piazza ormai ci sono tutti, dagli investitori di banca Etruria ai lavoratori, dagli studenti ai centri sociali, passando dal personale della scuola. La protesta monta, l'inganno è stato celato, si apre il sipario e vengono fuori ogni giorno favori resi alle lobby internazionali, emendamenti ad hoc per movimenti finanziari, scandali di ogni tipo che imbarazzerebbero anche il più tenace.
Ormai volge al termine anche questo 3° governo non eletto, vedremo se questi curatori fallimentari che si sono succeduti in questi ultimi anni, hanno portato a termine il loro compito.
Se il loro compito fosse completo allo si andrà ad elezioni e chissà se le coscienze esprimeranno il cambiamento oppure no.
Certo è, che la nazione sta per arrivare ad un punto di non ritorno, di questa crisi creata ad hoc la gente non ne può più; se cambierà davvero qualcosa potrà seguire solo 2 strade, una rivoluzione culturale oppure ua popolare come la storia ci ha descritto nei secoli passati.
giovedì 28 aprile 2016
Un muro al termine dell'Europa Unita
martedì 26 aprile 2016
Benvenuti a Parole Indipendenti
Questa opinione non ha lo scopo di fare morale, ma di indurre il lettore a riflettere ed approfondire alcuni aspetti che forse la frenesia di ogni giorno nasconde e dà per scontato.
Affronteremo questioni etiche, morali, problemi reali, ma sempre da un punto di vista il più libero possibile, ascoltando il frutto di riflessione che scaturisce in ognuno di noi; certo non possiamo assicurale l'imparzialità del pensiero perchè un pensiero è sempre frutto di percorsi ed esperienze di vita, che a volte potrebbe far risultare il discorso di parte, ma che in fondo non è mai di parte, perchè la ragione ci dice che obbiettivamente non c'è mai una parte da cui stare, i pensieri come le idee non sono politici, ma si dividono in giusti o meno.
Il buon senso infine fine funge da arbitro imparziale tra le buone idee ed il resto.
Benvenuti in questo blog.